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GIAN LUCA ZATTINI: “C’è l’urgenza di fare presto e di farlo bene”

Le nostre interviste al tempo del coronavirus

Gian Luca Zattini è il sindaco della città di Forlì. Laureato in medicina e chirurgia all’Università degli studi di Bologna, svolge la professione di odontoiatra. Nel 1975 entra per la prima volta in politica facendosi eleggere al consiglio comunale di Meldola (FC) nelle fila della Democrazia Cristiana. Nel 2009 viene eletto sindaco di Meldola per la lista civica Noi Meldolesi. Verrà riconfermato per un secondo mandato nel 2014. Nel 2019, al termine del suo secondo mandato da sindaco, decide di candidarsi a sindaco di Forlì a capo della lista civica “Forlì Cambia”, con una coalizione di centro-destra che comprende anche Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Il Popolo della Famiglia. Vince al ballottaggio con il 53,07% dei voti, diventando il primo sindaco di centro-destra di Forlì dal secondo dopoguerra. Si insedia ufficialmente l’11 giugno 2019.

  

Dott. Zattini, Lei è Sindaco di Forlì da meno di un anno. Se qualcuno Le avesse preventivato che si sarebbe trovato a gestire ed affrontare un’emergenza di tale portata?

Fare il Sindaco ti porta a confrontarti con numerose sfide, spesso imprevedibili. È un aspetto che bisogna sempre mettere in conto. Nel corso della mia esperienza decennale da Sindaco di Meldola, ho dovuto gestire ed affrontare un evento assolutamente inaspettato e di portata eccezionale, quale il ‘nevone’ del 2012. Ma devo dire che mai avrei pensato di vivere un momento così tragico e di natura silenziosa come il Covid. Detto questo, di fronte a qualsiasi difficoltà, è dovere di un buon Amministratore rimboccarsi le maniche e cercare di fare del proprio meglio per risolvere ogni tipo di emergenza.

Abbiamo raccolto, nelle interviste precedenti, la voce proveniente anche da amministratori di grandi città: vere grida di dolore. A Forlì e più in generale in Romagna, come sono andate le cose?

Le abbiamo fatte andare, compatibilmente con le restrizioni e le logiche di reclusione dettate dall’epidemia. Quando si amministra una città come Forlì in un momento così drammatico, non c’è spazio per la rassegnazione e l’indolenza. Bisogna lavorare con lungimiranza per programmare la ripartenza e aiutare chi versa in condizioni di difficoltà. È questo il compito di un buon amministratore; dare risposte concrete e infondere fiducia e coraggio ai suoi cittadini. Il Covid ha cambiato la vita di tutti e invertito l’ordine delle priorità. Ci siamo ritrovati insieme sulla stessa barca, uguali e vulnerabili nella guerra contro il virus. Ma non abbiamo mai gettato la spugna perché se lo avessimo fatto, saremmo venuti meno al patto implicito tra Amministrazione e cittadini senza il quale chi governa perde la sua legittimità.

Lo Stato, nell’accezione più alta, l’ha sentito vicino oppure Lei e la sua Giunta molto avete dovuto decidere, anche velocemente, senza poter tanto aspettare?

Credo che ognuno di noi abbia agito al meglio delle proprie possibilità, e alla luce di uno stato di crisi in continua evoluzione. Ritengo che sia sempre inopportuno pontificare le scelte altrui; tanto più che il contesto in cui queste sono state assunte era ed è tuttora assolutamente imprevedibile. In momenti come questo l’imperativo è fare squadra e mettere da parte le casacche di partito. Per quanto riguarda Forlì e i forlivesi, questa Giunta si è mossa con tempestività per gestire l’emergenza. Ogni Assessore ha cercato di soddisfare le richieste dei cittadini nei modi e nei tempi più opportuni e soprattutto più efficaci. In situazioni come questa, c’è l’urgenza di fare presto e di farlo bene; cosa che non è scontata ma diventa necessaria.

La “nostra” Cara Forlì come ne uscirà complessivamente da questa esperienza?

Ne usciremo provati, ma più forti di prima. I forlivesi sapranno rigenerarsi e curare le fratture generate dall’epidemia. Il Covid ha messo a nudo le nostre debolezze e le nostre paure, ma ci ha fatto riscoprire il valore e l’importanza di stare insieme, di sentirsi parte della stessa comunità in un momento in cui l’intraprendenza del singolo si è dimostrata insufficiente per combattere il nemico. È servito e servirà il coraggio di tutti per uscire da questa emergenza.

Conversazione con Giuseppe Pino, Owner & Founder di Pino Management & Partners

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