Mondi in trasformazione e continuo confronto
L’evoluzione dei tempi spesso può cogliere impreparati i più; questo può accadere incondizionatamente anche nell’ambito della consulenza di direzione e non riguardare solo, in generale, il mondo dell’impresa.
Di solito, passare da “vendita di prodotto” –perché spesso anche noi consulenti abbiamo in passato venduto “prodotti”, non scandalizziamoci: è la verità!- a “vendita di servizi”, richiede una profonda trasformazione di modelli di business, rinnovate competenze e nuove formule di offerta che possono essere realizzate unicamente grazie a nuovi approcci metodologici.
Ovvero attraverso una moderna rivisitazione dei modelli di governance e sviluppo interno delle attività, implementazione e generazione di nuovi parametri di acquisizione e selezione degli affari e, più in generale del core business individuato come target. Così, da essere sempre più efficienti e veloci ad affiancare e supportare clienti, a loro volta impegnati a diventare sempre più performanti, in linea con gli obiettivi prefissati ed anche flessibili, perché i moderni mercati richiedono una grande capacità di elasticità ed adattamento. Diversamente si è inesorabilmente già tagliati fuori da ogni dinamica di crescita ed espansione.
Di fatto, le trasformazioni in corso, intervengono trasversalmente su tutti gli ambiti aziendali.
Ma i due più significativi ed importanti riguardano il rapporto con la clientela e l’efficienza dei processi interni. Nella prima casistica rientrano tutte le moderne pratiche d’ingaggio e “customer experience” [analytics, big data e social media], nella seconda si fa riferimento alla complessa evoluzione rappresentata prevalentemente da “Industria 4.0” con particolare impatto a piccole e medie imprese [PMI] e manifatturiero, ad “Agenda Digitale” nell’ambito della Pubblica Amministrazione, all’implementazione del “FinTech” nel settore economia e finanza; quest’ultimo oggetto –a sua volta- di una radicale rivisitazione di modelli organizzativi-procedurali.
Un discorso a parte merita invece il variegato e complesso settore delle aziende operanti ed attive nella ricerca e produzione in ambito tecnologico; nella fattispecie nell’adeguamento della proposta-offerta alle nuove richieste ed esigenze, sempre più sofisticate, provenienti dai mercati. L’accelerazione è talmente spinta, veloce, progressiva ed inarrestabile, da far diventare tutto –nel giro di poco tempo- già vecchio ed obsoleto.
Come dicevamo, questi processi in atto e di grande trasformazione sono molteplici ed in più direzioni, ma la consapevolezza di attivare anche percorsi di avvicinamento – per chi ancora fosse indietro rispetto ai tempi che corrono velocemente- è ormai acquisita a più livelli e da tutte le organizzazioni di riferimento.
Infatti, stimoli e sollecitazioni arrivano da più parti: dal fronte normativo-legislativo, come da quello economico-finanziario e soprattutto dai clienti, certamente da quelli più dinamici ed evoluti, che con le loro scelte influenzano sempre più aziende e mercati.
Altresì vero [come è vero!] che tutti invocano trasformazioni al passo con l’evolversi delle tecnologie, ma poi non tutti le perseguono con l’identica determinazione ed incisività. Forte elemento di diversità di approccio sicuramente anche dettato dalla profonda crisi economica-finanziaria che ha attanagliato [ed in alcuni settori ancora avviluppa] interi comparti dell’imprenditoria e sfociando –spesso- in drastici tagli di budget e riorganizzazioni complessive. Tuttavia pur vero – per contro, in eguale ed identica misura- una più veloce uscita da “impasse” da parte delle aziende che con altrettanta forza hanno abbracciato novità rinnovando e sperimentando modelli di business seguendo direzioni alternative.
In tutto questo il ruolo delle Advisory e, più in generale delle attività di Management & Consulting che ogni singola realtà sceglie ed alle quali affida compiti e mission sempre più sfidanti, diventano fondamentali.
E, su questo, ci sentiamo di spezzare una lancia a favore della categoria: in Italia il mercato della Consulenza di Alta Direzione è di buon livello, conserva vere punte di eccellenza fra piccole-medie-grandi compagini, accessibile a qualsiasi impresa ed, aspetto non secondario, apprezzato anche a livello internazionale, dove si giocano le principali sfide ed, ovviamente, non solo nell’ambito di una comunità europea sempre più vista come un “unicum”.
Giuseppe Pino, Owner & Founder di Pino Management & Consulting
Vice Presidente di Confassociazioni
Associato e membro di Commissione AIFIRM
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