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FILIPPO DEL CORNO: “Cultura, il tempo della consapevolezza e della responsabilità”

Le nostre interviste al tempo del coronavirus

Filippo Del Corno è Assessore alla Cultura del Comune di Milano dal 2013. Dapprima nella Giunta del Sindaco Giuliano Pisapia, dal 2016 del Sindaco Giuseppe Sala. Dopo la maturità classica conseguita con il massimo dei voti al Liceo Beccaria, si è diplomato nel 1995 in Composizione al Conservatorio G. Verdi. Attivo come compositore fin dal 1990, ha visto i propri lavori eseguiti da musicisti quali Luciano Berio, James MacMillan, Dimitri Ashkenazy, David Alan Miller, José Ramón Encinar, John Axelrod e da orchestre e ensemble quali London Sinfonietta, California EAR Unit, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI; le sue composizioni sono regolarmente presenti nei più importanti festival e teatri della scena internazionale, tra cui Lucerne Festival, Festival de Radio France et Montpellier, Bang On A Can Marathon (New York), South Bank Centre (Londra), Biennale di Venezia, Romaeuropa Festival. Dal dicembre 1997 è docente di Composizione al Conservatorio: dopo gli incarichi ai Conservatori di Torino, Parma e Pesaro è nominato nel 2007 docente di ruolo con incarico al Conservatorio di Trieste e successiva utilizzazione al Conservatorio di Milano. La sua attività didattica lo ha visto anche docente di Composizione alla Civica Scuola di Musica di Milano dal 2002 al 2004 e docente incaricato all’Università Bocconi di Milano dal 2001 al 2007 nel Corso di Laurea in Economia delle Arti e della Cultura. Inoltre dal 1999 al 2008 è ideatore e conduttore per RAI-Radio3 di diversi programmi di approfondimento musicale e culturale. Fin dall’inizio della sua attività professionale è coinvolto in ruoli organizzativi e gestionali nel campo della cultura e dello spettacolo: dal gennaio 1993 al gennaio 1998  è  composer in residence della Fondazione I Pomeriggi Musicali di Milano, con compiti di assistenza alla direzione artistica. Nel 1997 fonda, insieme a Carlo Boccadoro ed Angelo Miotto, l’Associazione culturale Sentieri selvaggi, per la promozione e la diffusione della musica contemporanea, che guida in qualità di Presidente e codirettore artistico fino al marzo 2013. Dal dicembre 2011 al marzo 2013 è Presidente della Fondazione Milano – Scuole Civiche di Milano, Ente partecipato del Comune di Milano che opera nel campo dell’Alta Formazione.

 

Assessore Del Corno, Milano e tutte le sue eccellenze culturali: tante! Com’è la situazione? 

La sospensione di tutte le attività culturali ha generato, inevitabilmente una situazione di grande disagio e difficoltà. Tutti i soggetti di produzione e diffusione culturale hanno saputo tuttavia reagire con grande consapevolezza e responsabilità, allacciando un dialogo con la comunità cittadina attraverso l’attivazione di progetti speciali on-line in attesa di poter riprendere quel contatto diretto, fisico e concreto, che è parte essenziale dell’esperienza culturale.

Quali sono stati i primi interventi che avete predisposto a sostegno della cultura e quali sono le principali azioni messe in campo in fase 2?

Stiamo agendo su due livelli: il primo, quello emergenziale, prevede alcune facilitazioni di carattere economico su canoni e concessioni, e soprattutto la destinazione di una quota parte del Fondo di Mutuo Soccorso, raccolto grazie a donazioni di imprese e cittadini, a sostenere con contribuzioni a fondo perduto le realtà culturali in difficoltà, con particolare attenzione a quelle più fragili o che operano in territori difficili. Il secondo livello, quello che riguarda la ripartenza e la visione di futuro per la città, si basa sul documento Milano 2020 rilasciato dalla Giunta il 24 aprile: abbiamo in calendario molti incontri con i protagonisti della proposta culturale cittadina per approfondirne i contenuti e, soprattutto, raccogliere idee, proposte, prospettive.

Un pensiero particolare va al Teatro alla Scala, tempio mondiale della lirica. Cosa può dirci a proposito?

Il Teatro alla Scala ha realizzato subito progetti importanti di valorizzazione del proprio archivio, soprattutto in collaborazione con Rai5, per mantenere forte quella funzione pubblica che ne ha sempre caratterizzato la storia e l’identità. Il Sovrintendente Meyer ha già proposto al Consiglio di Amministrazione una nuova programmazione che tiene conto del quadro profondamente mutato a causa dell’emergenza sanitaria: accanto a titoli e musicisti la Scala dovrà naturalmente ripensare anche i propri processi produttivi e la propria relazione con il pubblico, la cui composizione e provenienza naturalmente muterà in maniera molto evidente.

Il Mibact è in piena emergenza, subissato da richieste provenienti da ogni parte d’Italia. Lei, personalmente, cosa chiederebbe al Ministro Franceschini per la sua città . Quali priorità?

Abbiamo costituito un coordinamento dei 12 Assessori alla Cultura delle città capoluogo di Regione per dialogare con il Ministro Franceschini e fornire tutta la nostra collaborazione per la salvaguardia e la ripresa della attività culturali italiane. Abbiamo anche fatto diverse proposte, alcune delle quali sono state accolte, come la costituzione di un Fondo di Emergenza per lo Spettacolo dal Vivo e la destinazione di una sua parte a quelle realtà non comprese nella destinazione ordinaria del FUS: sono realtà che operano sui territori, molto fragili dal punto di vista organizzativo ma molto preziose per le città e per le loro periferie. Altre proposte sono in discussione e in elaborazione. Non è il momento però di fare richieste ciascuno per la propria città: è invece il momento di chiedere che il Governo capisca che, nella cultura così come in tutto il resto, l’Italia può ripartire solo dai Comuni, che devono quindi essere messi nelle condizioni finanziare e normative di poter agire tempestivamente ed efficacemente.

Intervista a cura di Pino Management & Partners

 

 

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