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Strategie e obiettivi per il prossimo anno 2020

Pino Management & Partners rispecchia fedelmente l’anima del suo fondatore: discrezione, riservatezza, valori, attenzione, sensibilità; sempre al centro in tutto quello che affronta professionalmente e dove viene chiamato ad intervenire. Di poche parole, nessuna ricerca di visibilità, se non strettamente fisiologica e dettata dalle situazioni. A differenza, molta concentrazione, azioni dirette, mirate e sempre a supporto del cliente, anche nei contesti più difficili e problematici. Non è un caso, infatti, se provate a cercare maggiori informazioni su Giuseppe Pino, di dovervi accontentare solo di quelle ufficiali censite nel sito o poco più navigando in rete. Con queste credenziali, Pino Management & Partners, nata nell’aprile 2016 con un taglio prettamente operation, si appresta ad affrontare nel 2020 il quarto anno di attività. Esercizio che sarà caratterizzato da molte novità in arrivo ed anche da una necessaria rivisitazione del modello operativo: le sveleremo, nei primi mesi dell’anno nuovo, dopo averne testato efficacia e corrispondenza. Siamo ancora un cantiere aperto. Restiamo, al momento, una struttura molto giovane, flessibile, che tuttavia può già contare nel network (un modello a rete pensato e così voluto fin dall’origine) sulla preziosa e stabile collaborazione di ormai 15 liberi professionisti ed altrettanti studi e società che hanno aderito inizialmente ad un invito a “fare squadra insieme a noi”. Rapporti che si sono consolidati nel tempo e che attualmente costituiscono il miglior biglietto da visita per aggregarne altri e puntare su nuovi obiettivi. D’altra parte intuizione e lungimiranza, a Giuseppe Pino, non sono mai mancate. A testimonianza, una precedente e brillante carriera da manager in importanti società, oggi e contestualmente all’attività professionale, anche al vertice e nel board di conosciute realtà di rappresentanza nazionali e di categoria. Sarà forse anche per quel suo stile semplice e garbato, pur non risparmiando -spesso- critiche dirette e taglienti; ma sempre costruttive, rispettose delle diverse e altrui posizioni. Qualcuno ha definito Pino Management & Partners uno studio professionale dai troppi interessi. Osservazione azzeccata e che non ci offende. Ma, ancora una volta, contingenza che nasce da quella poliedricità e formazione del fondatore -con un bagaglio di studi sia umanistici/artistici, sia economici- che ha finito per contagiare tutto il network. Come quell’apertura (almeno inizialmente non compresa) e volontà di Pino Management & Partners di dedicarsi anche ai teatri, ai musei (e non solo) con tanta passione e dedizione professionale. Di fatto riservando tempo e lavoro ad un mondo totalmente distante dalle consuete e tipiche attività di management & consulting. Impegno, sempre all’inizio, visto come un affronto (più che un confronto) ed anche con una buona dose di diffidenza da gran parte del mondo accademico e istituzionale della cultura: “Cosa vogliono fare questi?”. E non con meno problematicità anche da una parte del mondo imprenditoriale: “Perché parlare di cultura, anzi sostenere progetti culturali, con tutti i drammi e difficoltà che le industrie stanno affrontando? Parliamo piuttosto d’altro!”. Nonostante ciò, ed ancora una volta, la tenacia e determinazione di Giuseppe Pino (poteva benissimo lasciar perdere) hanno fatto breccia in tante realtà culturali ed imprenditoriali che oggi, non di rado, dialogano fra loro ricercando opportunità vicendevoli. Ma, soprattutto, Pino Management & Partners ha saputo affiancarle ed accompagnarle nei rispettivi percorsi di approfondimento gestionali, amministrativi, normativi, fiscali. Solo due esempi: “Art Bonus” uno degli strumenti suggeriti e praticati (conosciuto forse più in termini di provvedimento legislativo, piuttosto che negli effettivi benefici finanziari che genera sia per il soggetto imprenditoriale, quanto per quello culturale), come altrettanto dicasi per i modelli economici in crowdfunding e fundraising. Per il 2020, gli obiettivi saranno rivolti ad incrementare e sviluppare ulteriormente questo approccio irrituale “cultura-impresa”. Ne abbiamo volutamente fatto il nostro “pezzo forte”, il nostro “cavallo di battaglia”. Il mercato ci ha così etichettato. Ci identifica come quelli che fanno “cultura-impresa”, e ci fa piacere. Proprio per questa ragione, è il segmento dove ci aspettiamo un aumento considerevole di attività anche negli anni a venire; e ne andiamo fieri ed orgogliosi. Nel comparto abbiamo veramente seminato tanto. Ma non mancheranno le attività tradizionali ed in particolare sul fronte delle giovani PMI e Start Up innovative: il nostro accreditamento e riconoscimento, presso i principali incubatori e coworking nazionali, ci fanno preventivare un positivo outlook di crescita. Come vorremmo, anzi in questo caso auspichiamo, essendo entrati nel settore solo da pochi mesi, dopo l’estate, confrontarci  con le “reti d’impresa”: anche qui i primi passi sono stati fatti; perché riteniamo di avere competenze e servizi da poter mettere a disposizione. Nel frattempo continueremo a lavorare mantenendo fede alla nostra mission e con due aspetti da non trascurare per nessuna ragione: 1) passare molto tempo al fianco del cliente, ma restando un passo indietro, perché deve sempre rimanere protagonista; 2) non perdere mai di vista, o sacrificare per questo, i nostri obiettivi e ambizioni di sviluppo e crescita.

Newsletter a cura di Pino Management & Partners                                          segreteria@pinomanagement.it

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