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ANNA TIFU: “Mi manca l’emozione dei concerti e il pubblico”

Le nostre interviste al tempo del coronavirus

Anna Tifu è considerata una delle migliori interpreti della sua generazione. Vincitrice nel 2007 del prestigioso concorso internazionale George Enescu di Bucarest. Nata a Cagliari, ha iniziato lo studio del violino all’età di sei anni sotto la guida del padre e a suonare in pubblico a 8 anni, vincendo il primo premio con Menzione Speciale di Merito alla Rassegna di Vittorio Veneto. A undici anni ha debuttato come solista con l’Orchestra National des Pays de la Loire e l’anno dopo, all’età di 12 anni, debutta alla Scala di Milano con il Concerto n.1 di Max Bruch. All’età di quattordici anni vince il 1° premio al Concorso Internazionale Viotti Valsesia e nello stesso anno vince il 1° premio al Concorso Internazionale M.Abbado di Stresa. Si diploma appena quindicenne al Conservatorio di Cagliari con il massimo dei voti e la Menzione d’Onore. Ha studiato con Salvatore Accardo all’Accademia Walter Stauffer di Cremona e successivamente all’Accademia Chigiana di Siena dove, nel 2004, ottiene il Diploma d’Onore. Viene ammessa, all’età di 17 anni, al Curtis Institute di Philadelphia dove ha studiato con Aaron Rosand, Shmuel Ashkenazy e Pamela Frank e successivamente si perfeziona Parigi dove ottiene il diploma superiore di Concertista. Si è esibita con alcune tra le più prestigiose Orchestre Nazionali ed Internazionali come l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Nazionale della RAI di Torino, Orchestra della Fondazione Arena di Verona, Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Simòn Bòlivar Orchestra del Venezuela, Stuttgarter Philarmoniker, Dortmunder Philharmoniker, George Enescu Philarmonic Orchestra e Radio Orchestra di Bucharest, Lithuanian Chamber Orchestra, Munich chamber Orchestra, KZN Philarmonica di Durban, Israel Philharmonic soloists, Prague chamber Orchestra, Orchestra Filarmonica del Qatar e al fianco d’importanti direttori, tra i quali Yuri Temirkanov, Gustavo Dudamel, Diego Matheuz, David Afkham, Juraj Valcuha, John Axelrod, Christoph Poppen, Justus Frantz, Cristian Mandeal, Horia Andreescu, Sergiu Commissiona, Lü Jia, Giampaolo Bisanti, Julian Kovatchev, Hubert Soudant, Gèrard Korsten, Gabor Ötvös. Gli impegni più prestigiosi recenti e futuri includono concerti al George Enescu Festival di Bucarest con l’Orchestra RAI di Torino e Juraj Valcuha, tournèe in Russia, sempre con l’Orchestra RAI, concerto con Gustavo Dudamel e la Simòn Bòlivar Orchestra del Venezuela, inaugurazione della Stagione a Genova, Teatro Carlo Felice dove, per l’occasione, si è esibita con il famoso violino Guarneri del Gesù detto “IL CANNONE” appartenuto a Niccolò Paganini, inaugurazione a Venezia, Teatro La Fenice con Diego Matheuz, concerto inaugurale della Stagione Fondazione Società dei Concerti di Milano dove è regolarmente invitata, inaugurazione della Stagione a Verona per gli Amici della Musica, concerto allo Stradivari Festival di Cremona, dove si è esibita in uno spettacolo insieme all’Etoile Carla Fracci, concerti all’Auditorium Parco della Musica di Roma insieme a Yuri Temirkanov e l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e l’inaugurazione della Stagione a Parigi, con l’Orchestra Filarmonica di Radio France, diretta da Mikko Franck. Recente è il suo debutto per la casa discografica Warner Classics, in duo con il pianista Giuseppe Andaloro. Ha collaborato con musicisti come Maxim Vengerov, Yuri Bashmet, Ezio Bosso, Julien Quentin, Giuseppe Andaloro, Pekka Kuusisto, Mario Brunello, Michael Nyman, Boris Andrianov, l’Etoile Carla Fracci, l’attore John Malkovich e Andrea Bocelli, il quale nel 2011 ha invitato Anna come solista ospite in numerosi concerti in Italia, Egitto e Stati Uniti. Ha tenuto concerti a rinomati festival come il Tuscan Sun Festival, Festival de Musique Menton, Ravello festival, Al Bustan di Beirut e il George Enescu festival dove è regolarmente invitata, oltre che presso celebri sale da concerto come la Scala di Milano, Auditorium Parco della Musica di Roma, Sala Verdi di Milano, Great Hall di San Pietroburgo, Tchaikovsky Concert Hall di Mosca, Konzerthaus di Dortmund, Konzerthaus di Berlino, Beethoven-Saal di Stoccarda, Teatro La Fenice di Venezia, Rudolphinum Dvorak Hall di Praga, Ateneo e sala Palatului di Bucarest, Madison Square Garden di New York, Staples Center di Los Angeles, Auditorium Simòn Bòlivar di Caracas. Testimonial della campagna pubblicitaria 2011 di Alitalia, assieme a Riccardo Muti, Giuseppe Tornatore ed Eleonora Abbagnato. Suona il violino Antonio Stradivari “Marèchal Berthier” 1716 ex Napoleone della Fondazione Canale di Milano.

 

Anna, dove ti sei esibita per l’ultima volta in concerto? Cosa hai pensato immediatamente quando hai capito che si sarebbe fermato tutto?

Gli ultimi concerti sono stati in Turchia a fine febbraio, che si sarebbe fermato tutto l’ho capito appena sono arrivata in Sardegna. A mezzanotte di quello stesso giorno, poco dopo la mia partenza, hanno bloccato tutti i voli per l’Italia e ho rischiato di rimanere a Istanbul. Ho capito che sarebbe stata una situazione difficile e complicata per tutti e non nascondo di aver provato un grosso stato di preoccupazione pensando alle conseguenze per noi musicisti e soprattutto per noi solisti che viviamo di quello. Mi aspettava un anno ricco d’impegni prestigiosi, in Italia e all’Estero. Come sapete, sfortunatamente, tutto è stato fermato.

Siamo in fase 2: per la musica come sarà questo tempo?

Purtroppo nessuno può fare previsioni, però mi è dispiaciuto moltissimo vedere quanto noi musicisti siamo stati poco considerati, aspettavo che si pensasse a qualche soluzione concreta. Sono contraria a propormi per esibizioni via streaming, perché un solista ha bisogno del contatto col pubblico, delle emozioni che si vivono in un concerto live e il suono non potrà mai dare giustizia soprattutto a chi possiede strumenti di grande pregio, come nel mio caso: ho la fortuna e il privilegio di suonare un bellissimo Stradivari del 1716 della Fondazione Canale di Milano.

Immagino conservi tanti contatti internazionali, vista la tua brillante carriera solistica anche all’estero. I colleghi di altri Paesi cosa ti raccontano, cosa sta succedendo da loro?

Ovviamente ho tanti amici e colleghi che vivono all’Estero e la situazione non è tanto differente dalla nostra, siamo tutti increduli e preoccupati ma cerchiamo di farci forza a vicenda e di stimolarci. Stiamo dedicando più tempo allo studio e, nel mio caso sto approfittando di questo periodo per concentrarmi su nuovi programmi e concerti che, vista l’intensa attività solistica, non ho avuto modo di affrontare.

Cosa ti preoccupa di più nel futuro: come donna e come artista?

Non vorrei che tutto ciò cambiasse le abitudini radicate finora. E mi riferisco, oltre che a noi solisti, anche al mondo della lirica, del balletto, dei grandi concerti sinfonici. Sembra che ci sia un orientamento a ridurre il tutto. Di conseguenza si cerchi di risparmiare sulla cultura proponendo soluzioni meno costose. Spero ardentemente che, chi come me, ha fatto questa scelta lavorativa che presuppone sacrifici e dedizione messi al servizio di chi ci segue con passione, continui ad essere gratificato e possa continuare a trasmettere emozioni con quel bellissimo atto di condivisione che è la musica.

Conversazione con Giuseppe Pino, Owner & Founder Pino Management & Partners

 

 

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